Sommario





Roadshow

LA KERMESSE DI ACB PER L’ULTIMA TAPPA DEL ROAD SHOW 2019

Il 16 ottobre scorso, presso la Fondazione Stelline, si è svolto l’evento che ha chiuso il Road Show ACB 2019, con l’ultima tappa a Milano.
Il Road Show, che quest’anno aveva come tema “Conoscersi per Crescere”, conferma ancora una volta il suo approccio vincente e raccoglie l’unanimità dei consensi da tutti coloro che hanno avuto modo di partecipare alle tappe in calendario.

La manifestazione, che ormai da 2 anni presenta la nuova versione OPEN, cioè l’apertura anche ai NON iscritti ACB, ha aumentato in modo costante la presenza dei partecipanti, e anche quest’anno nel calendario delle sue 7 tappe, disegnando un diverso percorso sul territorio nazionale, ha coinvolto un rilevante numero di società di brokeraggio nelle differenti regioni.

Nella mattinata il presidente Viganotti ha salutato gli intervenuti e aperto i lavori. L’appuntamento, molto atteso della tappa finale di Milano, è stato scandito dagli interventi dei diversi player, quali compagnie e società di brokeraggio, oltre che dalle aziende partner dell’associazione, presenti in numero considerevole.
L’agenda della giornata ha presentato una serie di temi di attualità che sono stati analizzati e approfonditi con un confronto e un dibattito diretto con la platea : la Policy del Distributore, la Lettera di Incarico e il Codice Deontologico, il Nuovo Regolamento n.44 in tema di Antiriciclaggio e il Nuovo Regolamento n.39 in tema di Sanzioni, in aggiunta al “Questionario di Autovalutazione, la compliance degli intermediari rispetto alle nuove regole della distribuzione assicurativa”.
Non è mancato il riepilogo delle innumerevoli attività che l’Associazione ha svolto durante questi mesi e che sono state messe a disposizione degli associati, una delle quali è la possibilità di avere una consulenza personalizzata sui temi associativi e/o sulle normative istituzionali, che ha riscosso un particolare apprezzamento, in aggiunta ad uno sguardo sui corsi dell’Officina del Sapere, la scuola di Formazione di ACB.

Il presidente Viganotti ha concluso il suo intervento con alcune riflessioni.

“Stiamo vivendo un cambiamento epocale dal punto di vista politico, economico e sociale. È tempo di riorganizzare le nostre aziende ma soprattutto di modificare i nostri comportamenti per essere in grado di vincere le nuove sfide che il mercato assicurativo ci presenta”
“Abbiamo gli strumenti tecnologici e formativi per cogliere nuove opportunità e consolidare nuove partnership, e nuovi mercati ci attendono per ampliare il nostro orizzonte di lavoro”.

“ACB e L’Officina del Sapere possono fornire un supporto continuo per fare fronte ad una quotidianità difficile e complessa ma è importante creare continue occasioni di incontro e fare network per essere più incisivi e aumentare le opportunità di lavoro”
“Vi ricordo che sono le persone che fanno la differenza”
Al termine della giornata, che ha avvicendato momenti istituzionali e conviviali, il presidente ha ringraziato lo staff che ha reso possibile la realizzazione della manifestazione e tutti coloro che sono intervenuti, confermando la loro vicinanza all’associazione, e dando appuntamento all’edizione del prossimo anno.

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB

Roadshow milano




Roadshow

LA VOCE DEI PARTECIPANTI

Abbiamo dato voce ai referenti dei partner presenti alla giornata del 16 ottobre con una breve carrellata di “pillole” che riportiamo a chiusura della manifestazione.

Hit

Maria Teresa Paroli – Amministratore Delegato

Software house che sviluppa 3 linee di business con prodotti dedicati alle aziende in ambiti diversi - Insurance – Publishing – Business Solution.

“Siamo partner di ACB da diversi anni ed abbiamo avuto modo di apprezzare l’organizzazione e le opportunità offerte durante tutte le attività dell’Associazione”
” Abbiamo ampliato i nostri contatti grazie alle diverse iniziative a cui abbiamo sempre presenziato. La disponibilità e la competenza di ACB ci hanno supportato e insegnato ad affrontare il mondo assicurativo nelle sue svariate sfaccettature”

QBE

Simone Jurina - Market Manager di QBE Italia

Compagnia assicurativa internazionale che offre coperture assicurative nelle aree Property, Liability, Management Liability, Professional Indemnity, Cyber, Financial Institutions, Pharma e Clinical Trials.

Il target client è la media azienda e il professionista.
“Abbiamo iniziato da qualche anno la collaborazione con ACB offrendo in esclusiva agli associati la copertura di RC Professionale; abbiamo apprezzato sin da subito il ruolo ed il valore come associazione di categoria per le prospettive di nuovi contatti e nuove future collaborazioni”
“La giornata di oggi è stata molto interessante per l’interazione che si è raggiunta tra i partecipanti; avere, inoltre, l’opportunità di incontrare i referenti di diverse realtà/organizzazioni in un’unica giornata, non fa che rafforzare la partnership con ACB. La nostra volontà è quella di proseguire sviluppando questa partnership con progetti comuni, nell’ottica di offrire valore aggiunto a tutte le parti coinvolte”

Jk Underwriting

Paolo Balboni – Account Executive

Agenzia di sottoscrizione che si rivolge agli Intermediari. La società è specializzata in particolare modo nell’ambito Property e General Liability, nei rischi d’impresa e speciali, distinguendosi nella ricerca di soluzioni innovative.

“Una giornata positiva che conferma il nostro giudizio positivo sul format del Road Show e sulla costante presenza nelle diverse tappe regionali. Questo ci ha dato l’opportunità di incontrare società di brokeraggio con diverse caratteristiche, oltre ad aver avuto modo di instaurare nuove relazioni. Riteniamo che la collaborazione con ACB costituisca un ottimo strumento per sviluppare nuovi contatti e realizzare nuovi progetti come quello che abbiamo presentato oggi “Rise Up” che riguarda un servizio aggiuntivo alle società di brokeraggio”” Collaboriamo con ACB da 2 anni ed abbiamo instaurato con l’associazione un ottimo rapporto di fiducia e di soddisfazione reciproca e senza dubbio riconfermeremo questa collaborazione per i prossimi anni”

Qubo – Insurance Solutions

Paolo Bombardelli – Ceo

Agenzia di sottoscrizione che opera nell’ambito dei prodotti assicurativi per il mondo della Logistica e dei Trasporti.

“La collaborazione con ACB è senza dubbio un’esperienza positiva per il feedback in termini di nuove conoscenze, opportunità di ampliare i rapporti di collaborazione per raggiungere la definizione di nuovi business. L’associazione rappresenta un’ulteriore modalità per far conoscere la nostra realtà a soggetti diversi dislocati sul territorio nazionale”” La giornata di oggi conferma questo nostro giudizio per le possibilità e le sinergie che si possono creare nella condivisione di obiettivi comuni”

Claider

Francesco Bertani - Chairman

Claider è la prima SOLUZIONE INSURTECH per la gestione in digitale completa dei Sinistri, dalla denuncia al risarcimento.

L'app -dedicata all'assicurato- assiste, scrive e invia la denuncia per qualsiasi tipologia di sinistro, di polizza e di Compagnia. La piattaforma web è un servizio SAAS Insurtech che ottimizza il lavoro di tutti gli operatori professionali: broker. agenti, Compagnie, periti, amministratori di condominio, gestori di flotte auto...
È conforme al GDPR e offre API per lo scambio di dati con i software esistenti. Tutti i professionisti possono collaborare digitalmente attraverso la piattaforma basandosi non su una scarna prima nota di sinistro ma su un ricco set di dati (già il 60% di una perizia).
La piattaforma permette di chiudere il sinistro in 3 giorni, anziché i 30 gg. tradizionali e di risparmiare oltre il 90% dei costi.
“Siamo partner di ACB da 2 anni e l’associazione rappresenta un’ottima esperienza di collaborazione grazie a tutte le opportunità che propone. Abbiamo avuto la possibilità di raggiungere tutte le società di brokeraggio associate per supportarle nelle problematiche reali e quotidiane dei Claims” Siamo molto interessati a proseguire questa collaborazione per creare nuove sinergie e sviluppare progetti con ACB e con i suoi partner e trovare nuovi spunti e idee e per crescere insieme.”

Aec

Simona Biondi – Responsabile Commerciale

Gruppo di intermediazione, grossista dedicato alla sottoscrizione dei rischi specialisti sul mercato. Il gruppo AEC, Agenzia di sottoscrizione wholesale (pura senza clienti diretti), nato 20 anni fa, leader nelle coperture di RC Professionale, attualmente si occupa del processo assuntivo a 360° dalla sottoscrizione del rischio, alla sua gestione, fino alla liquidazione del sinistro. Il cambiamento del mercato ha portato la società ad avere soluzioni per tutti i rischi tranne RC Auto, Fidejussioni e Cauzioni ma sono rimasti fedeli ai principi che li hanno sempre contraddistinti: serietà, correttezza, trasparenza.

“Confermiamo la nostra esperienza positiva nella collaborazione con ACB di cui siamo partner da diversi anni” “Abbiamo avuto modo di apprezzare particolarmente l’esperienza del format del Road Show che ci ha dato modo di presentare la nostra società e i nostri progetti a nuovi player, ma anche di conoscere molti intermediari anche dal punto di vista umano, oltre che professionale” “La visibilità raggiunta tramite l’associazione e il contatto con questi nuovi referenti, ci hanno dato la possibilità di iniziare delle trattative e di definire accordi di nuove collaborazioni a livello nazionale”

Afi Esca

Luca Loforese – Responsabile Marketing e Comunicazione

Compagnia che opera nel settore della previdenza con prodotti Vita

“Siamo stati presenti a molte tappe del Road Show ACB, una presenza che ci ha permesso di entrare in contatto con diverse società di brokeraggio che ancora non conoscevano la nostra Compagnia”.
“In Afi Esca siamo totalmente allineati con l’Associazione sull’importanza della formazione, in particolar modo sulla costruzione di un nuovo modello di approccio alla Consulenza sui prodotti Vita. Per questo l’occasione di presentare e promuovere i nostri servizi e prodotti durante tutte le attività realizzate nell’arco dell’anno da ACB è stata per noi una grande opportunità. “Riteniamo importante rinnovare anche per il 2020 la partnership con ACB che, tramite le sue attività associative, può fornire ulteriori opportunità di collaborazione e di crescita per Afi Esca nell’ambito delle società di brokeraggio”.

Benpower

Renato Vecchio – Insurance Network Director

Azienda che si occupa di bonifica e ripristino a seguito di sinistri e danni Property, specialisti nella bonifica civile, commerciale e industriale.
Tra i diversi servizi offre anche l’attività di Risk Management con l’analisi dei rischi e la consulenza su Business Continuity Plan e Disaster Recovery Plan.
Si rivolge agli Intermediari Assicurativi, alle Compagnie e a clienti diretti come aziende e privati.
“Siamo partner di ACB dal gennaio 2019 e per noi è la prima esperienza di Road Show ACB che abbiamo seguito e presenziato in tutte le sue tappe”
“È stata un’esperienza interessante per il contatto con tutti gli associati ACB a cui abbiamo potuto presentare i nostri servizi, nell’ambito di un accordo a loro riservato tramite l’associazione”
“Abbiamo ampliato il nostro bacino di utenza riguardo alle società di brokeraggio definendo accordi dedicati per migliorare e implementare il nostro posizionamento sul mercato”
“Grazie a questo continuo affiancamento, si è creato con ACB un profondo e solido rapporto di stima e di collaborazione che siamo certi porterà a risultati soddisfacenti per entrambi con il raggiungimento di obiettivi comuni”

Viasat

Vincenzo Ferrante – Intermediaries Channel Sales Executive

Società leader in Europa nei sistemi di sicurezza satellitare che integrano le più moderne tecnologie telematiche “Made in Italy” riservati alla mobilità

“Conosciamo da tempo ACB ma solo ora siamo riusciti a lavorare insieme e quindi siamo arrivati in corsa, partecipando all’evento di Milano dedicato alla tappa finale del Road Show”
“Siamo convinti che la collaborazione con Viasat sia utile per un’associazione come ACB e per i nostri servizi di protezione e sicurezza veicolare che possono essere realizzati “tailor made” per l’utente finale e questo può essere un plus che le società di brokeraggio possono offrire ai loro clienti”
“Possiamo proporre iniziative dedicate agli intermediari assicurativi che possono offrire un servizio di sicurezza e protezione senza vincolo dalle offerte delle Compagnie”

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB





Roadshow

ACB PATROCINA IL FESTIVAL DELLE ASSICURAZIONI NELLA SUA PRIMA EDIZIONE A MILANO

Milano 17 – 18 – 19 Ottobre 2019
Festival delle Assicurazioni
Fabbrica del Vapore - Milano

A Milano la prima edizione del Festival delle Assicurazioni, organizzato da MF- Milano Finanza,che si è svolta dal 17 al 19 Ottobre presso la Fabbrica del Vapore a Milano.
Il Festival, che ha coinvolto l’utente finale e gli operatori del settore, ha voluto contribuire a diffondere la cultura assicurativa verso il cittadino e favorire la trasparenza del settore.

La manifestazione, organizzata con il patrocinio di Regione Lombardia, ha visto ACB tra le Associazioni che hanno dato il loro patrocinio, e si aperta con la XVIII edizione dell’Insurance Day: GOVERNARE LA DISRUPTION, ASSICURARE LA SOSTENIBILITÀ.

Nell’ambito della manifestazione, il 17 ottobre il presidente di ACB, Luigi Viganotti ha partecipato alla Tavola Rotonda "L’evoluzione della distribuzione assicurativa tra aggregazioni e collaborazioni tra intermediari”.

L’evento, che ha rilevato una considerevole presenza di ospiti e relatori, ha ospitato un notevole numero di referenti del settore assicurativo che si sono confrontati sui temi di maggior interesse, sottolineando ancora la necessità di un’educazione del cliente in quanto il nostro paese presenta una cultura assicurativa e finanziaria tra le più basse dei principali paesi del mondo.

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB

festival




Roadshow

ACB PRESENTE ALLA CONVENTION AFI ESCA

Afi Esca – Convention Annuale - 23 Ottobre
Hotel Four Points by Sheraton Milano Center
Si è svolta lo scorso 23 ottobre la Convention Annuale di Afi Esca presso l’Hotel Four Points by Sheraton Milan Center in cui ACB era presente con un intervento del presidente Viganotti.
All’interno degli argomenti trattati durante la giornata, nella sessione pomeridiana, il presidente è intervenuto riprendendo l’argomento della IDD e dell’offerta consulenziale.

Viganotti ha ricordato che con l’introduzione della IDD, la nuova Direttiva Europea sulla distribuzione assicurativa, i rapporti con l’utente finale sono totalmente cambiati per tutelare ancor di più i diritti del consumatore.

L’approccio al cliente si evidenzia fornendo una consulenza personalizzata che deve contenere dei prodotti assicurativi disponibili sul mercato ma indicati a soddisfare le richieste e le esigenze dell’utente finale. La consulenza infatti è una raccomandazione personalizzata perché vengono raccolte una serie di informazioni per meglio suggerire al cliente le necessarie coperture per realizzare e poter offrire un contratto tailor made.

Attenta e interattiva la platea con cui si è instaurato un dibattito diretto che ha approfondito ulteriormente le diverse interpretazioni dell’argomento.
Il presidente Viganotti ha fatto cenno anche al progetto che consoliderà ulteriormente la partnership tra ACB e Afi Esca, L’ Académie 2020.
Il progetto dell’Académie, che è stato studiato e concretizzato con Afi Esca, costituirà uno strumento tecnico che avrà il compito di trasferire il concetto di cultura assicurativa nel suo più ampio significato.
In aggiunta, i corsi formativi che dal prossimo anno verranno organizzati su territorio nazionale, trasferiranno agli intermediari assicurativi l’importanza delle polizze vita e le opportunità economiche legate a questo mercato in cui Afi Esca rappresenta l’eccellenza.

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB

afi-esca




Roadshow

ACB – PRESENTE ALL’OSSERVATORIO EUROPEO DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI DI CGPA EUROPE

CGPA - 24 Ottobre
Hotel Palazzo Parigi - Milano
Si è svolto lo scorso 24 ottobre l’Osservatorio Europeo Intermediari Assicurativi organizzato da CGPA Europe presso l’hotel Palazzo Parigi a Milano.
L’Osservatorio Europeo 2019 di CGPA Europe si è focalizzato sui temi dei sinistri e dell’Insurtech.

Il presidente Viganotti ha presenziato alla tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio sulla “Consulenza e semplificazione: opportunità o limite?”
L’evento ha ospitato un notevole numero di referenti del settore assicurativo e dell’Insurtech che si sono confrontati sul tema della giornata , di fronte ad una platea attenta e partecipativa.

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB

cgpa
cgpa




Officina del sapere

FESTIVAL DELLE ASSICURAZIONI

VENERDI 18 OTTOBRE – FABBRICA DEL VAPORE – DAVIDE VACHER
MILANO ORE 14.30
IDD, i dubbi del mercato, gli orientamenti dell’IVASS Il punto sulla normativa a confronto diretto con l’Istituto di vigilanza
DIBATTITO - IVASS INCONTRA IL MERCATO
PRESENTI: KONSUMER ITALIA (Marisa Costelli/Coordinatrice Regione Lombardia) – IVASS (Martina Bignami/Capo Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza) – ANIA (Stella Aiello/Responsabile distribuzione) – AIBA (Danilo Ariagno/Presidente Comitato Scientifico) – ACB (Davide Vacher/Consigliere-Giunta Esecutiva) – AUA (Antonella Nicoletti/Commissioni “Legale” e “Norme Amministrative”)
Moderatore: Enzo Furgiuele


Il dibattito si è sviluppato a partire dalla considerazione del forte impatto che ha avuto sul mercato assicurativo l’implementazione della Direttiva IDD con i due Regolamenti IVASS n. 40 e 41 entrati in vigore ad ottobre 2018, che, ad un solo anno di distanza, necessitano già una revisione da parte dell’Organo di Vigilanza che dovrebbe avere a sua volta vigore già dal prossimo marzo 2020

IVASS ha aperto il confronto facendo presente che anche al proprio interno l’impatto è stato molto forte (se all’esterno è stato un forte temporale in Via del Quirinale era come non avere il tetto) non solo perché le risorse umane per fare tutto questo immane lavoro sono rimaste le stesse di prima, ma anche perché quando ci si è resi conto del fatto che l’IDD richiedeva un cambio di passo sia lato produzione e distribuzione di tutto il mercato assicurativo, ma soprattutto interno affinché si potesse ottenere una Vigilanza più preventiva e più proattiva, non esclusivamente sanzionatoria e punitiva -anche grazie ai nuovi criteri di proporzionalità- al fine di consentire una distribuzione che conservi la “biodiversità” dei canali tradizionali senza incrementare la disintermediazione delle reti ed allo stesso tempo la renda più veloce, più moderna e più fluida senza perdere di vista la tutela del consumatore (sono stati creati 2 nuovi servizi per vigilare sulla “Condotta di Mercato” distribuzione di Imprese ed intermediari e per la gestione dei reclami con la figura dell’Arbitro Assicurativo in arrivo per il 2020).

Nel suo intervento ANIA sottolineando lo tsunami che il recepimento della IDD ha sinora comportato per le Imprese, soprattutto con riguardo al difficile processo necessario all’attuazione della normativa POG, ha ringraziato IVASS per il lavoro svolto ed ha accennato allo sforzo che sarà ora richiesto alle stesse imprese ed agli intermediari per adeguarsi alle nuove regole in fase di pubblica consultazione, per le quali sarebbe auspicabile avere maggior tempo per poterle comprendere, digerire e mettere in pista, stante la prevista attuazione per il marzo 2020.

La dottoressa Bignami ha spiegato che per un anno IVASS ha duramente lavorato a stretto contatto ed attraverso un non sempre facile confronto dialettico insieme CONSOB da un alto per evitare una “miifidizzazione” della distribuzione assicurativa, ma dall’altro nella direzione di riuscire a dare su tutti i canali distributivi, per tutti i prodotti (a partire da quelli distribuiti in prevalenza dal canale bancario e postale - di cui il 70% è costituito da Ibips) regole comuni ed il più possibile uguali (le cui differenze devono risultare da sole motivazioni tecniche/operative) in modo che il consumatore che acquisti un prodotto danni in banca o in posta possa ricevere lo stesso tipo di informazioni, di consulenza nonché di tutela e di assistenza che riceverebbe da un intermediario assicurativo (broker o agente) per realizzare vera la centralità del Cliente come pensata e voluta dal legislatore europeo.

I nuovi documenti in pubblica consultazione, negli stessi tempi di quelli congiuntamente richiesti da CONSOB, rappresentano un traguardo nell’ottica di riuscire a realizzare questa nuova visione della distribuzione e per arrivare ad un concreto allineamento regolamentare, a tutela del mercato degli operatori (ad oggi un operatore del canale bancario “sconta” ancora sanzioni pecuniarie di € 25K contro quelle di 700k€ comminate agli operatori del canale assicurativo per la stessa fattispecie di comportamento; inoltre una Banca ha oggi la facoltà -grazie a Mifid- non solo di individuare il target market positivo e negativo, ma anche quella di individuare il target market “effettivo” -che ben conosce a differenza degli assicuratori- cui distribuire i prodotti anche qualora il target in questione non rispecchi i criteri forniti dall’impresa ) e del consumatore.

Danilo Arianno, di AIBA ha ribadito l’apprezzamento per questo nuovo orientamento dell’Istituto teso al confronto, ma, dal punto di vista dell’operatività quotidiana, ha risottolineato la necessità di chiarire i motivi per cui l’informativa precontrattuale (con specifico riferimento ai modelli 3 e 4) sia già da rivedere in maniera così significativa, anche perché le informazioni che arrivano ai Clienti sono ancora e sempre troppe (in pochi ancora le leggono) e sarebbe semmai necessario semplificarle e ridurne la portata per comunicare “chi è” l’intermediario che approccia il cliente (una sorta di “carta di identità”) per spiegare che fine fanno i soldi pagati all’intermediario (è come se fossero pagati all’Impresa, oppure no ?) e per esporre in modo chiaro quando parta effettivamente la copertura (se quando viene pagato il premio o se posticipata a quando i soldi arrivino materialmente all’impresa) e ovviamente le modalità per presentare eventuali reclami; tutte le informazioni sulle compagnie con cui lavora l’intermediario, di come percepisce le commissioni etc. sono spesso male o addirittura non comprese.

Ivass ha replicato chiarendo che lo sforzo fatto dall’Istituto e da Consob e che dovrà essere fatto anche dagli operatori, ha come unico e fondamentale obiettivo quello di intervenire per allineare nel CAP l’informativa consegnata al cliente da parte del distributore bancario e del distributore assicurativo (tenendo anche conto del fatto che quando il consumatore vuole acquistare qualcosa soprattutto on line, clicca su tutto spesso senza guardare per arrivare alla fine del processo) nel rispetto della normativa europea della IMD -che non dobbiamo dimenticare è una direttiva di armonizzazione minima, già soggetta a revisione, dove ogni stato membro ha la facoltà di agire con operazioni di gold plating-.

Troveremo quindi da un lato la carta di identità (chi sei, da chi sto comprando, con chi lavori) tra le informazioni “statiche” che vengono consegnate una sola volta -eventualmente anche attraverso il sito internet dell’intermediario- all’inizio del rapporto col Cliente, e dall’altro le informazioni “dinamiche” (che cambiano di volta in volta in relazione al prodotto distribuito).

L’intervento di Konsumer ha sottolineato le posizioni che l’associazione ha mantenuto fino ad ora riguardo alla tutela del consumatore; nonostante tutti lo pongano al centro della normativa e delle tutele previste dal sistema, sinora è rimasto estraneo alle dinamiche dei cambiamenti e che non si è ancora reso conto del cambio di prospettiva e delle conseguenti necessità organizzative sottostanti ad esso. Quindi se da un lato tutti stanno lavorando per mettere in atto delle nuove prassi dall’altro è necessario che il mercato faccia la dovuta e necessaria informazione per dare chiarezza e certezza della giungla di comportamenti in essere annacquati dalla sproporzionata fase “burocratica” del processo di acquisto dei prodotti assicurativi e finanziari, permettendo alle associazioni dei consumatori di diventare sentinelle per facilitare la correttezza di queste implementazioni.

La Dottoressa Bignami ha spiegato come non solo le Imprese e le associazioni di categoria degli intermediari ma anche IVASS, utilizzando vari strumenti ed i rispettivi siti internet, stanno intraprendendo diverse iniziative per fare educazione assicurativa e finanziaria del mercato

ANIA a riguardo è intervenuta sottolineando il fatto che il test “demand&needs” non deve essere assolutamente concepito come una necessità burocratica da adempiere per distribuire i prodotti ma rappresenta finalmente un’occasione unica, anche per gli operatori del mercato assicurativo, al fine raccogliere -non solo per buona prassi- tutte le informazioni che riguardano il cliente, per poter comprendere il Cliente e proporre soluzioni coerenti con le loro necessità assicurative e previdenziali e fare un passo avanti nella dialettica che da sempre li oppone agli operatori del mercato finanziario, che da sempre, in ottemperanza alla Mifid, utilizzano tale strumento

Per la parte agenti, Antonia Nicoletti ha elencando tutti gli oneri burocratici -spesso costosi ed anche invasivi- che l’intermediario tradizionale deve seguire per ottemperare alle previsioni della compliance legislativa. IVASS ha giustamente replicato che gli adempimenti elencati (soprattutto quelli relativi al GDPR, all’antiriciclaggio ed anticorruzione, ai requisiti di onorabilità etc.) da assolvere per tutti ogni anno, contengono gravami amministrativi ascrivibili ad IVASS e che semmai la modalità con cui IVASS ha affrontato la modalità di completarli (leggasi ad esempio il “pdf intelligente”) ha permesso di veicolarli in modo più agile e veloce stante anche la tecnologia obsoleta e prevalentemente cartacea del mercato.

ACB, presente con il nostro Davide Vacher, ha positivamente raccolto la vision di IVASS con la prospettiva di un maggiore confronto, presente e futuro, per esporre i dubbi dell’associazione dopo una prima lettura dei documenti in pubblica consultazione, focalizzandosi su quanto ascoltato precedentemente dalla platea e ponendo l’attenzione sulle nuove modalità di assolvere gli impegni di informativa pre-contrattuale.

L’Italia è sotto-assicurata, c’è bisogno di fare maggiore cultura, maggiore informazione, maggiore distribuzione dei prodotti assicurativi -ed è giusto in questo senso che ci sia la migliore regolamentazione possibile-, il mercato sta cambiando drasticamente ed è molto più veloce, la banca-assicurazione la sta ancora facendo sostanzialmente da padrona per via di un posizionamento più favorevole (il test demand&needs è ancora molto più difficile da ottenere per l’operatore del mercato assicurativo) e le coperture assicurative sempre più spesso vengono acquistate con pochi click. Tornando all’allegato 4 previsto dal nuovo documento in pubblica consultazione ad ACB sembra che si stia rischiando di fare un passo indietro, infatti ora non solo esistono diversi allegati 4 a seconda del prodotto che si sta distribuendo ma -premesso che l’intermediario può distribuire solo prodotti adeguati alle esigenze assicurative e previdenziali del cliente previo aver acquisito dallo stesso tutte le informazioni necessarie ad identificare i suoi bisogni- non può distribuire alcun prodotto se prima -e se tale processo non viene rispettato sono previste sanzioni pecuniarie—non abbia consegnato al cliente tale allegato 4.

Ora nelle stesse 10 righe in cui si prevede tale nuova procedura è scritto che i punti 5 e 6 dell’art. 58 del regolamento IVASS entrato in vigore lo scorso anno (che da anni disciplinano il rifiuto da parte del cliente di fornire le informazioni utili all’intermediario per proporre un prodotto adeguato, nonché la volontà di acquisto di un particolare prodotto in caso di possibile inadeguatezza che l’intermediario deve certificare) sono da ritenersi abrogati e che l’intermediario deve fornire al cliente, che la deve sottoscrivere, una dichiarazione dalla quale si evincano i motivi per cui secondo l’intermediario, quel prodotto sia coerente alle esigenze del cliente: ma se non raccolgo tutte le informazioni utili (anche solo perché il cliente si rifiuta di fornirle) come posso giustificare la coerenza di quel prodotto e distribuirlo?

E se riferiamo la disposizione normativa alle vendite on line, come può fare il cliente a sottoscriverla? Dobbiamo regolamentare a parte tutto il comparto on-line?

La Dottoressa Bignami ha risposto molto velocemente -essendo purtroppo finito il tempo a disposizione- spiegando che probabilmente trattasi di un misunderstanding; pur confermando da un lato che se l’intermediario non acquisisce le necessarie informazioni non può distribuire il prodotto, ha illustrato come la norma cui il Dottor Vacher faceva riferimento risulti disallineata rispetto a Mifid II – essendo molto più “lassista”- e che sia stato quindi necessario un allineamento tra le 2 regolamentazioni per il fatto che si sono osservati numerosissimi casi di “miss selling” (non solo in campo finanziario) utilizzati per vendere in maniera rapida e veloce con questa forma di “manleva” generica prodotti che non rispondono alle esigenze vere del cliente .. il quale spesso non si rende nemmeno conto di quello che sta firmando.

Interviene Stella Aiello di ANIA per precisare a maggior tranquillità di tutti che il blocco di vendita si verifica solo quando non si hanno minimamente risposte dal Cliente; una volta raccolte le informazioni anche minime utili all’intermediario per identificare le esigenze assicurative e previdenziali del Cliente l’intermediario stesso può scegliere di distribuire “con consulenza” fornendo una “raccomandazione personalizzata” oppure “in appropriatezza” rilasciando una dichiarazione nella quale fornire al Cliente, che la sottoscrive, tanto i motivi per i quali il prodotto viene distribuito che, a maggior ragione, quelli per i quali l’intermediario non lo ritiene coerente.

Davide Vacher
Consigliere ACB

festival
festival




Officina del sapere

L’ OFFICINA DEL SAPERE - Master Class ACB – Roma

La Scuola di ACB L'Officina del Sapere organizza un' aula in tema Cyber a Roma per il 27 novembre.
L'Istituto di Vigilanza raccomanda che il 20% delle 30 di aggiornamento annue sia dedicato ai temi della sicurezza informatica.
Vi aspettiamo!!!
Tel. 02 – 89058102 info@acbservices.it


MASTER CLASS

27 Novembre 2019 CYBER RISK - ROMA DALLE 14.00 ALLE 18.00 Brochure Iscrizione




r>






Premuti Konsumer

LA SANITÀ MEDIATA - UNA DELLE NUOVE FRONTIERE DEL BUSINESS

Compagnie di assicurazione, mutue, fondi sanitari chiamati a raccogliere la sfida di un settore che presenta enormi spazi di crescita.
Ho avuto modo di partecipare all’evento organizzato da EMF Group dal titolo “Health & Medmal Insurance” tenutosi a Milano lo scorso 8 ottobre.


Ben organizzato, ottimo parterre di relatori, argomenti interessanti ma, soprattutto, ottimi spunti di riflessione. Partiamo da un dato: è convinzione universalmente diffusa che la sanità pubblica e privata subiranno nei prossimi anni una profonda trasformazione.

A formare tale convinzione concorrono più fattori a partire da un dato: con riferimento all’incidenza della spesa sanitaria sul PIL, l’Italia deve rientrare nei parametri indicati dall’U.E.. Nel nostro Paese tale rapporto si attesta al 2.3% contro una media U.E. del 2.1%.
Poi dobbiamo considerare che, tra i paesi OCSE, l’Italia è il paese che ha la più elevata incidenza di spesa sanitaria pagata di tasca dai cittadini. Un dato su tutti: in Italia ogni cittadino paga di tasca propria il 22.1% della spesa sanitaria complessiva (un cittadino francese il 6.9%). I cittadini USA, per esempio, sborsano solo l’11.3%, e gli Stati Uniti sono il paese che da sempre adotta un sistema sanitario prevalentemente privato e a fronte di una spesa pubblica inferiore al 40% del totale, i costi trasferiti alle compagnie di assicurazione superano il 50%.

A queste considerazioni si aggiunga il fatto che l’Italia è tra i paesi più longevi d’Europa e del Mondo, con una speranza di vita alla nascita per gli uomini di 80,3 anni e per le donne di 84,9 anni (media Europea 77,9) e ciò comporta un maggior bisogno di cure e costi più elevati, soprattutto nelle malattie croniche e nella lungodegenza. I costi diretti e indiretti di cui si fanno carico gli italiani si possono così sintetizzare: 1.883,79 € è l’importo che ogni cittadino versa per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale; a ciò si aggiungono 654,89 € pagati di tasca per curarsi privatamente che, al netto di quanto indennizzato dalle forme di sanità integrative, somma a 34 miliardi di euro.

Se prendiamo a riferimento una famiglia media composta da tra persone, il costo sopportato direttamente dalla famiglia è di poco inferiore a 2.000 euro annui.

Se poi si vuole analizzare il fenomeno dal punto di vista del numero prestazioni scopriamo che il 24% delle prestazioni sanitarie sono erogate in regime di solvenza pura.
Ma come spendono i nostri connazionali questi 34 miliardi che rimangono totalmente a loro carico (poco meno di 6 miliardi vengono rimborsati dalla sanità mediata)?
Ogni 100 italiani 74 acquistano di tasca loro i farmaci; 63 pagano privatamente almeno una visita specialistica all’anno; 56 effettuano privatamente esami diagnostici; oltre 91 quelli che richiedono una prestazione odontoiatrica. Nel 2017 oltre 11 milioni di italiani per curarsi si sono indebitati per 7,8 milioni di euro o hanno intaccato i propri risparmi per circa 3 milioni.

E questo, se me lo consentite, è un dato veramente tragico.
E pensare che gran parte di queste spese potrebbero essere trasferite alla sanità mediata: compagnie di assicurazione, mutue, fondi sanitari.
La penetrazione dei prodotti sanitari nel nostro Paese è veramente risibile. Nel 2001 la spesa pro capite nella sanità mediata era di 49 €. Dopo 17 anni la situazione non è molto diversa: nel 2018 la spesa pro capite è stata di 95 €. Quasi raddoppiata … ma pur sempre poco significativa.

Di chi la responsabilità?
Della mancanza di cultura innanzitutto: vi è una diffusa convinzione che le coperture sanitarie siano molto costose e ciò non corrisponde al vero.
Poi, sicuramente, non stiamo parlando di prodotti semplici da spiegare e da capire. Inoltre, l’accesso a centrali operative non sempre facilmente raggiungibili e procedure non sempre trasparenti e facilmente comprensibili fanno il resto.

Ma nemmeno noi intermediari siamo totalmente esenti da responsabilità: fare cultura, informare e formare è anche compito nostro.
Un fenomeno assai preoccupante rischia di vanificare i piccoli traguardi faticosamente raggiunti nel collocamento dei prodotti di sanità mediata, riportandoci ai dati del 2001: compagnie, mutue e fondi non sempre sono celeri nel pagamento delle prestazioni eseguite dai loro assistiti e centri diagnostici, studi odontoiatrici e cliniche private denunciano tempi di rimborso che rasentano i 120 giorni dalla data della prestazione. Su questo fenomeno è auspicabile che il mercato si dia qualche regola o, a pagare, sarà ancora una volta il cittadino e la credibilità del sistema sanitario privato nel suo insieme.

Giancarlo Guidolin
Probiviro aggiunto ACB











Benpower
benpower








AEC

POLIZZA OBBLIGATORIA DEI CONSULENTI FINANZIARI, CONSULENTI AUTONOMI E SCF ISCRITTI ALL’OCF

Vi informiamo che dal 1 dicembre 2018 ha preso il via l’organismo dei consulenti finanziari (OCF) e con esso il nuovo albo unico che si suddivide in tre sezioni:
- Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, prima denominati “promotori finanziari”;
- Consulenti finanziari autonomi, ovvero liberi professionisti operanti come ditte individuali;
- Società di consulenza finanziaria (Scf), che esercitano la stessa attività come Srl o Spa.


Queste ultime due sezioni sono la reale novità, perché, sebbene fossero già state introdotte nel nostro ordinamento nel 2007, erano prive delle norme per una effettiva operatività. Adesso, oltre a rappresentare un’opportunità per tutti coloro che per anni hanno atteso l’albo per poter approcciare la professione di consulente finanziario, lo è senz’altro per professionisti come i commercialisti, i tributaristi e i consulenti aziendali ma anche per Voi broker. Tutte queste figure avranno l’opportunità di ampliare il loro “range” di attività iscrivendosi all’albo nella sezione dedicata agli autonomi.

I risparmiatori italiani hanno la possibilità di avvalersi per le loro decisioni di investimento di figure indipendenti e senza potenziali conflitti di interesse: infatti i consulenti autonomi e le Società di consulenza finanziaria (Scf), non lavorano per alcun intermediario e sono pagati a parcella solo dai clienti ai quali prestano la loro consulenza in materia di investimenti senza però detenere mai fondi o titoli ad essi appartenenti.

AEC vuole essere presente con questa opportunità commerciale mettendo sul Mercato un nuovo prodotto assicurativo obbligatorio per l’iscrizione all’OCF grazie al supporto di CNA-Hardy. Il mercato assicurativo in quest’area è molto ristretto. Pochissime Compagnie operano in questo ambito. La polizza studiata insieme al nostro partner CNA-Hardy, risponde alle necessità dei Consulenti Finanziari, Consulenti Autonomi e Scf iscritti all’OCF, sia in termini di contenuti che di massimali.

Per maggiori informazioni potete contattare i colleghi Federico Capuzzo (06.85332331 - capuzzo@aecunderwriting.it) e Giuseppe Allia (02.87387960 - allia@aecbroker.it ).

aec








Chubb

LA RISPOSTA  TECNOLOGICA DI CHUBB AGLI INCIDENTI CYBER

LA RISPOSTA  TECNOLOGICA DI CHUBB AGLI INCIDENTI CYBER









HIT

CYBER SECURITY - Una nuova sfida per il mondo assicurativo
Gli Intermediari devono essere preparati ed informati sui nuovi rischi

Lo scorso 10 ottobre, l’Associazione SHARE – Software House Assicurative in Rete, ha organizzato a Milano un incontro dal titolo “Il web è diventato un luogo pericoloso? Possiamo difenderci!”, presieduto dall’Ing. Giorgio Sbaraglia – Information and Cyber Security Advisor e socio di Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.


L’intervento dell’Ing. Sbaraglia è stato particolarmente interessante, perché è riuscito, in poco più di un’ora, ad evidenziare le problematiche ed i rischi che ogni intermediario vive ogni giorno; senza talvolta rendersi conto dell’enorme rischio a cui espone la sua azienda; naturalmente la differenza è legata alla tipologia di azienda che viene attaccata e alle misure che dovrebbero essere adottate a monte, al fine di “mitigare il rischio”. I dati presentati al convegno si sono dimostrati veramente preoccupanti: ad esempio che il fatturato del cybercrime ha superato quello del traffico di droga, nel 2016 si parlava di 650 miliardi di dollari, nel 2020 si arriverà 1.000 miliardi di dollari.

Nessuno di noi è completamente sicuro!
Il rapporto Clusit del 2018 ha evidenziato che il 45% delle aziende italiane sono state colpite da cyber attacchi, per un totale di 10 miliardi di danni stimati. Nel 2019 i dati del rapporto sono aumentati in modo sensibile, +77,8% di attacchi informatici gravi dal 2014 al 2018 (da 873 a 1552), +57% attacchi con Phishing e Social Engineering, Malware su mobile, il 12% del totale.

Il problema più grave rimane la mancanza di consapevolezza dei danni provocati dagli attacchi cybercrime: il 32% delle imprese italiane sopra i 50 addetti, dedica alla sicurezza IT fino al 3% del budget ICT, il 26% investe tra il 3% e il 10%, soltanto il 4% investe più del 10% del proprio budget ICT. Le minacce più diffuse:

  • • Social Engineering - nel campo della sicurezza informatica, è lo studio del comportamento individuale di una persona al fine di carpire informazioni utili.
  • • Phishing - Truffa informatica effettuata inviando un'e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico.
  • • Ransomware - è un tipo di malware che limita l'accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto (ransom in inglese) da pagare per rimuovere la limitazione. Ad esempio alcune forme di ransomware bloccano il sistema e intimano l’utente a pagare per sbloccare il sistema, altri invece cifrano i file dell'utente chiedendo di pagare per riportare i file cifrati in chiaro.
  • • Password deboli - La robustezza della password è una misura di efficienza contro le varie tipologie di attacchi che una password può subire. La robustezza indica di quanti tentativi ha bisogno un aggressore, che non ha accesso diretto alla password, per indovinarla e violarla, introducendosi così illegalmente in account e sistemi informatici. La forza della password si ricava da una funzione tra lunghezza, complessità e imprevedibilità della stringa di caratteri usati. Una password forte serve principalmente a ridurre il rischio complessivo di violazioni della sicurezza, ma non sostituisce la necessità di altri controlli più efficaci per verificarne l'attendibilità.

Anche i dispositivi mobili sono a rischio.
Per tutti i motivi sopra evidenziati, gli intermediari hanno il “dovere” di proteggere i propri dati e di comunicare con la propria rete e i propri clienti in modo SICURO.
HiT Internet Technologies, software house presente da oltre trent’anni in ambito IT, ha sviluppato una serie di prodotti studiati preventivamente, anche in relazione al nuovo GDPR, al fine di evitare intrusioni dall’esterno. In particolare il programma NoteUp – il nuovo portale digitale di interazione e relazione con i propri clienti e collaboratori, adotta un sistema di comunicazione PROTETTO basato su https verso l’esterno, mentre all’interno ha creato una struttura che permette di gestire tutti i documenti in modo criptato. Il programma NoteUp è integrato con il Gestionale assicurativo Genias creato per l’organizzazione quotidiana dell’ufficio dell’intermediario e con il Preventivatore personalizzato Quotup.
Naturalmente le informazioni sono condivise da tutti i prodotti, l’archivio è sempre aggiornato e si evita il continuo reinserimento dei dati.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a contattarci attraverso il sito www.genias.org oppure contattando il Dott. Nicola Tonegato al numero 045-6209711.

Maria Teresa Paroli –
Amministratore Delegato Hit









jk
jk jk






qbe
qbe







Insurance
insurance







NEWS IN BREVE

CONSAP: FONDO DI GARANZIA CONTRIBUTO ANNUALE 2019

Pubblicato il Decreto del MISE che ha stabilito nella misura dello 0,08% l’aliquota per il calcolo del Contributo dovuto al Fondo di Garanzia dei Mediatori di Assicurazione e Riassicurazione per l’anno 2019. Il contributo dovrà essere versato entro e non oltre il 30 novembre 2019, come da disposizioni pubblicate sul sito istituzionale di CONSAP.

AGENZIA DELLE ENTRATE: PHISHING ANCHE VIA PEC

L’ Agenzia delle Entrate informa che stanno circolando delle mail di phishing via Pec, relative alla fatturazione elettronica, con lo scopo di truffare i cittadini; nel mirino ci sono soprattutto le caselle Pec di strutture pubbliche, private e di professionisti. L’Agenzia invita a fare particolare attenzione alle e-mail provenienti da utenze sconosciute o sospette che richiedono di modificare l’indirizzo di recapito per le successive comunicazioni con il Sistema di Interscambio e a cestinarle immediatamente.

EIOPA: REVISIONE DELLA DIRETTIVA SOLVENCY II

EIOPA ha lanciato, lo scorso 15 ottobre 2019, la consultazione pubblica del Parere Tecnico elaborato in risposta alla richiesta della Commissione UE di revisione della Direttiva Solvency II prevista per il 2020. Il Parere Tecnico - che sarà emanato entro il mese di giugno 2020 - riguarda diverse aree di indagini; il lancio della consultazione è accompagnato da una richiesta di dati alle Autorità Nazionali e all’Industria Assicurativa, finalizzata all’analisi di impatto del Parere Tecnico.

IVASS E CONSOB: AVVIATA LA CONSULTAZIONE CON IL MERCATO SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA IDD

Avviata la consultazione sul recepimento della Direttiva Europea in materia di distribuzione assicurativa (IDD, Insurance Distribution Directive, 2016/97). L’obiettivo è quello di raccogliere le osservazioni degli operatori del mercato assicurativo e finanziario sulle discipline che ciascuna delle due Autorità è chiamata ad adottare in base alla ripartizione delle competenze prevista dal quadro normativo vigente.





AEC
qqbe
afi-esca
Benpower
Chubb
hit
jk













COORDINATORE RESPONSABILE: LUIGI VIGANOTTI

HANNO COLLABORATO:

BENPOWER

CHUBB

CINZIA ROVIDA

DAVIDE VACHER

GIANCARLO GUIDOLIN

INSURANCE CONNECT

JK UNDERWRITING

LAURA GORLA

LUIGI VIGANOTTI

MARIA TERESA PAROLI

QBE


Bimestrale – Settembre - Ottobre 2019 - Numero 5
Per inserzioni contattare la segreteria

Visita il sito ACB