Sommario





Roadshow

2019 – LE RIFLESSIONI E I SALUTI

Nel tempo dei social le abitudini sono state radicalmente cambiate ma questo nostro appuntamento di fine anno è una consuetudine alla quale non vogliamo rinunciare.
L’ultimo mese dell’anno è sempre un momento di riflessione sul passato e di pianificazione per il futuro e con la fine di questo 2019, si chiude un altro anno molto impegnativo in cui abbiamo lavorato insieme. Proprio su questa definizione di “insieme” dovremmo riflettere nel momento in cui entriamo nel nuovo anno, il 2020.

La difficile situazione economica e finanziaria è diventata un fattore con cui conviviamo da anni ma con grande volontà e tenacia siamo riusciti a “stabilizzare” la nostra quotidianità, trovando una nuova spinta verso la possibilità di continuare a crescere, creando network e sinergie, alla ricerca di mercati poco esplorati da sviluppare. E solo con questi presupposti sarà possibile costruire un futuro con nuove certezze.

E come sempre, ringraziamo tutti coloro che hanno voluto contribuire, con grande volontà e dedizione, alla realizzazione delle Newsletter ACB del 2019 valorizzando l’aspetto della comunicazione che si rivolge ad una platea eterogenea che gratifica il nostro costante impegno all’informazione.

I nostri migliori Auguri di Buone Feste!!

Cinzia Rovida
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB





Officina del sapere

LA NUOVA CAMPAGNA ASSOCIATIVA DI ACB 2020

ACB è l'Associazione che da 25 anni è al servizio dell' intermediario assicurativo broker.

Cosa significa essere Associati ACB?

Significa avere l’opportunità di proporsi al mercato come un intermediario preparato a raccogliere le sfide del futuro. Significa informazione costante su Normative e Regolamentazioni utili per l’attività quotidiana dell’Associato.
Essere Associati significa InFormarsi e Aggiornarsi, mediante la Scuola di ACB | L’Officina del Sapere sui temi che più caratterizzano l'attività dell'intermediario assicurativo, attraverso corsi sempre più specializzanti.
Essere Associati significa usufruire di una serie di servizi che l’associazione mette a disposizione dell’associato per meglio gestire le problematiche quotidiane.
Professionalità e consulenza, conoscenza dei mercati ma soprattutto “Cultura Assicurativa”, queste sono solo alcune delle motivazioni che caratterizzano gli obiettivi di ACB .
Essere Associati ACB significa questo e tanto altro!
ACB opera sempre e costantemente accanto ai propri Associati per la difesa della categoria!

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Associazione

SONDAGGIO CLAIDER-ACB

In collaborazione con ACB è stato realizzato da Claider un sondaggio che ha come tema “Il web come strumento di lavoro per gli intermediari”
Il sondaggio presenta sezioni con semplici e veloci domande che riguardano le abitudini e gli strumenti utilizzati nell’attività quotidiana dell’intermediario.
La raccolta delle risposte potrà aiutare a fornire ulteriori strumenti che possano essere messi a disposizione per migliorare e velocizzare ulteriormente il lavoro quotidiano.
Attendiamo il vostro feedback.
Grazie

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Galantini

INTERMEDIARI ACCESSORI -CENNI SULLA DELIMITAZIONE DELL’AMBITO DELLA LORO OPERATIVITÀ

Come noto, una delle grandi innovazioni conseguenti al recepimento della IDD nel nostro ordinamento interno consiste nella introduzione delle nuova figura dell’ “Intermediario accessorio” nel panorama della distribuzione assicurativa, il quale va ad aggiungersi ad agenti, broker ed Istituti finanziari.


Il nuovo intermediario può distribuire prodotti assicurativi sia in “regime di esenzione”, sia quale iscritto al RUI, nella sezione F) se agisce in collaborazione diretta con le Imprese, oppure nella sezione E (in un elenco particolare dei collaboratori accessori), se opera quale collaboratore di altri intermediari di prima fascia (Sez. A, B, o D).

La distribuzione in esenzione riguarda prodotti il cui premio annuo non supera l’importo di € 600,00, oppure l’importo di € 200,00 se il prodotto assicurativo è accessorio ad un servizio la cui durata prevista non superi i tre mesi.

Tralasciando le problematiche legate a questa – a mio avviso – arbitraria suddivisione del regime della iscrizione al RUI (che non appare affatto in linea con la lettera e lo spirito della IDD) la questione cruciale è quella di individuare quale sia l’ambito entro il quale tali soggetti siano abilitati ad esercitare l’attività di distribuzione assicurativa.

Ciò riguarda tanto gli intermediari accessori esenti quanto quelli iscritti.

Ed invero, secondo la normativa di settore (artt. 107, comma 4 lett.a) n.1, nonché art.1, comma 1 lett.cc-septies del CAP):

  • - gli intermediari accessori esenti: possono distribuire prodotti assicurativi che siano “complementari” rispetto al prodotto o servizio non assicurativo offerto a livello principale, nel senso che tali coperture devono avere ad oggetto i rischi di perdita o danneggiamento del prodotto fornito o di “mancato uso” del servizio prestato;
  • - gli intermediari accessori iscritti: possono distribuire prodotti che siano, in primo luogo, “complementari” (nella accezione sopra vista), ma con la possibilità di distribuire anche coperture assicurative del ramo RC e vita a condizione che servano ad “integrare” il prodotto o servizio forniti in via principale.

Questo quadro, solo apparentemente chiaro, in realtà presenta notevoli criticità derivanti dalla difficoltà di ricostruire in termini pratici la portata dei concetti di “complementarietà e di “integrazione”, impiegati dalla norma per delimitare l’ambito della distribuzione che gli intermediari accessori sono legittimati a svolgere. Ciò è tanto più vero se si considera che la stessa IVASS, nell’aggiornare le FAQ in tema di distribuzione, ha dato atto di avere interessato EIOPA con uno specifico interpello su queste tematiche, trattandosi di una questione attinente alla interpretazione di disposizioni della Direttiva IDD. Ad oggi, però, non risulta vi sia stato un riscontro.

Le problematiche legate alle incertezze nascenti dalla formulazione normativa possono così riassumersi:

  • a) il concetto di complementarietà relativo alle coperture accessorie alla fornitura di un bene non presenta eccessive criticità, riferendosi a normali garanzie assicurative per danni a cose;
  • b) più problematico è stabilire quali tipi di coperture possano ritenersi Complementari alla prestazione di un servizio nella accezione della IDD;
  • c) altrettanto indefinite sono le ipotesi in cui si possa dire che una copertura assicurativa di RC o vita possa “integrare” la fornitura di un prodotto o servizio resi a livello principale.

Ebbene, allo stato dell’arte – ed in attesa di eventuali precisazioni da parte di IVASS/EIOPA – ritengo che, al fine di orientare gli operatori, si possano fornire le seguenti indicazioni di massima:

In merito alla questione di cui al punto b), mi sentirei di dire che nella categoria delle coperture assicurative a copertura dei danni “per il mancato uso” del servizio:

  • - possano rientrare: i) le coperture danni a cose proprie o di terzi stipulate per conto di chi spetta (in relazione a danni causati dalla mancata manutenzione di impianti o elettrodomestici o apparecchi di domotica): ii) le coperture delle perdite pecuniarie o c.d. di avaria spese (ad es: rimborso costi per un servizio sostitutivo, obblighi nascenti ex lege ed in via obbiettiva da un evento di danno); iii) le coperture del ramo Assistenza; in questa direzione credo che si aprano opportunità per lo studio e la commercializzazione di nuovi prodotti adatti a coprire tali esigenze.
  • - quale avvertimento generale, inoltre, va evidenziato il fatto che il requisito della “complementarietà” deve sussistere nella relazione diretta tra il servizio prestato a livello principale e la copertura offerta; sicchè vanno verificate con molta attenzione le situazioni in cui a proporsi nella veste di intermediari accessori (per di più esenti) sono grossi player del mercato quali i gestori di Market Places, varie APP o sistemi di pagamento, i quali nella gran parte dei casi svolgono servizi a loro volta ancillari o collaterali alla fornitura dei beni o servizi procurati ai clienti.

Per quanto riguarda la questione di cui al punto c), con riferimento agli intermediari accessori iscritti al RUI, mi sembra che, stando alla lettera della norma, il concetto di “integrazione” possa declinarsi come segue:

  • - innanzitutto, occorre che il fornitore di un bene o servizio presti una copertura di base complementare alla predetta fornitura; sicchè l’offerta di una garanzia di RC o Vita costituisca una garanzia ulteriore;
  • - la garanzia RC o Vita, intesa quale copertura che serva ad “integrare” la fornitura del bene o del servizio, sarà ammissibile nella misura in cui la prestazione di tale copertura vada ad apportare al contraente / assicurato una concreta utilità aggiuntiva rispetto al prodotto o servizio fornito in via principale, mentre dovrebbe essere esclusa la possibilità che vengano distribuiti prodotti di RC o Vita in alcun modo connessi con l’attività svolta dall’intermediario in via principale e che quest’ultimo si determina a collocare semplicemente sfruttando i contatti che egli già intrattiene con la propria clientela;
  • - ci si può chiedere se i prodotti Vita che possono essere distribuiti in via accessoria debbano essere solo quelli di pura protezione o se possano essere distribuiti anche i prodotti di investimento assicurativo; propenderei per la prima ipotesi;
  • - altra questione dubbia è se possano essere distribuiti anche prodotti del ramo infortuni comprensivi del caso morte, o malattia; sul punto risponderei positivamente, ma credo che sul punto occorra una precisazione esplicita da parte del nostro Regolatore o di EIOPA.

A conclusione di questa carrellata, ci si augura che, all’inizio del prossimo anno, EIOPA possa fornire ad IVASS i necessari chiarimenti, così che i confini della distribuzione assicurativa da parte della nuova figura dell’Intermediario accessorio possano risultare maggiormente definiti, onde evitare abusi od interferenze che potrebbero risultare seriamente pregiudizievoli per l’attività degli intermediari tradizionali operanti sul mercato.

Avv. Carlo F. Galantini










afi-esca

AFI ESCA RIPARTE DALLA FORMAZIONE CON IL PROGETTO ACADÉMIE 2020

Una larga maggioranza della popolazione italiana non possiede un’assicurazione sulla vita ed il 60% di quest’ultima non ritiene una priorità garantirsi per le coperture di decesso ed invalidità. Se a tutto ciò si unisce un pizzico di scaramanzia nel trattare questo tipo di argomenti, emerge un quadro in cui vi è sempre più la necessità di creare consapevolezza nei confronti degli utenti circa l’esigenza di essere assicurati verso gli imprevisti della vita.


I margini per creare “cultura” in materia assicurativa sono dunque assai ampi ma, per poterlo fare realmente, bisogna essere preparati e consapevoli; ed è proprio da queste premesse che nasce Académie, il programma di formazione di Afi Esca, in collaborazione con ACB, rivolto ai broker associati.

E’ tempo di bilanci! La IDD, ovvero la nuova direttiva europea in materia di distribuzione assicurativa, è entrata in vigore da più di un anno ed ha apportato grandissimi cambiamenti all’interno del mondo assicurativo italiano ed europeo. Ma come si sono adeguati gli intermediari e le Compagnie assicurative a questi cambiamenti? E quanto ancora resta da fare in termini di formazione?

Durante la Convention Afi Esca InFormazione 2019, tenutasi lo scorso 23 Ottobre a Milano, hanno risposto a queste domande il Direttore Generale Afi Esca Pierfrancesco Basilico e Luigi Viganotti, Presidente di ACB, protagonista del panorama assicurativo da più di trent’anni.

Entrambi hanno dichiarato di credere fermamente che questi nuovi regolamenti dovranno essere un’opportunità, e non vogliono vederli come un ulteriore ostacolo o peggio ancora, come uno svantaggio per la catagoria dei broker e degli intermediari assicurativi in generale.

In particolare, secondo il Presidente ACB, l’avvento della IDD dovrà determinare un approccio diverso al contratto assicurativo che accresca la tutela verso il cliente finale. Dunque, se gli intermediari vorranno fare vera consulenza, le esigenze ed i bisogni del cliente sono destinati a diventare il punto focale della polizza assicurativa.

Proprio in quest’ottica, dalla partnership tra Afi Esca e ACB, nel 2020 nascerà un’Académie dedicata al settore delle polizze vita, con Roadshow che attraverseranno tutta la penisola per raggiungere il maggior numero possibile di intermediari.

Attraverso corsi di formazione di differenti tipologie: degli incontri in aula per la formazione commerciale/consulenziale, lezioni in modalità e-learning per l’aggiornamento normativo Legal & Compliance e dei webinar per la parte Marketing; l’Académie si propone l’obiettivo di trasferire i nuovi concetti di cultura assicurativa introdotti dalla IDD, modificando l’approccio dell’intermediario con il cliente.

L’obiettivo di Académie sarà quello di trasmettere agli intermediari tutti gli strumenti necessari per avere un approccio corretto e consulenziale nella vendita dei prodotti vita puro rischio che, soprattutto in Italia, quasi mai vengono pubblicizzati dall’intermediario e, nei rari casi in cui vengono proposti al cliente, vengono presentati in maniera non adeguata. Proprio per questa ragione la proposta non va a soddisfare il vero bisogno del cliente e qui entra in gioco la Idd, che invita l’intermediario a fare “vera” consulenza, proponendo all’assicurando un questionario per andare a fondo sui suoi reali bisogni.

Sulla scia di questa impostazione, che è principalmente normativa, si inserirà la formazione di Afi Esca Académie. “Con il percorso Académie – ha commentato Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale Afi Esca - l’intermediario avrà tutti gli strumenti e le competenze necessarie per fare della vera consulenza, mettendo al centro i bisogni e le esigenze del cliente, e diventando così il punto focale della polizza assicurativa.”

Pierfrancesco Basilico
Direttore Generale Afi Esca

afi esca academie










aec

DONAZIONE FACILE - NUOVE COPERTURE ASSICURATIVE A GARANZIA DEGLI ACQUISTI/MUTUI DI BENI DONATI

AEC ha ulteriormente ampliato la gamma dei prodotti dell’area del patrimonio, oltre alle coperture Amissima Vita e Lombard, si aggiungono due nuove coperture destinate ad una clientela di target medio alto nel settore immobiliare.


Con la polizza “Donazione Facile” viene protetto l’acquisto di un immobile di provenienza donativa, oppure con la polizza “Banca Donatario” viene garantita la banca che ha erogato un finanziamento ipotecario, a colui che ha ricevuto l’immobile in donazione.

Dette polizze sono prodotti assicurativi appartenenti al ramo perdite pecuniarie, creati da Stewart Title Limited, una delle principali compagnie “Title Insurance”. Società di diritto inglese autorizzata ad esercitare in Italia in regime di stabilimento, con rating A- assegnato da A.M. Best e con indice di solvibilità superiore al 200%, così come richiesto dalle competenti autorità di vigilanza.

“Donazione Facile” assicura l’acquirente di un immobile donato e la banca finanziatrice da eventuali azioni di opposizione o riduzione da parte di un erede legittimo. Con tale polizza si evita quindi il rischio di restituzione dell’immobile al legittimario leso e l’ipoteca della banca resta pertanto valida. Il pagamento all’erede legittimario è effettuato già in primo grado di giudizio e comunque non appena il provvedimento è esecutivo. In tal modo il terzo proprietario non perde la proprietà del bene e la banca non può perdere l’ipoteca.

La copertura può essere richiesta da una pluralità di soggetti: dal donante, dal donatario, dall’acquirente dell’immobile donato, ma anche dal creditore ipotecario dell’acquirente.

Stewart Title Limited sosterrà, inoltre, le spese legali.

“Banca Donatario” è una copertura volta a garantire/facilitare la concessione di mutui su immobili di provenienza donativa, siano essi destinati alla ristrutturazione o a reperire liquidità.

In questo caso, il beneficiario banca, è indennizzato dal rischio di perdere la garanzia ipotecaria a seguito dell’esercizio di un’azione di riduzione ex art.561 c.c.
Il pagamento dell’indennizzo al beneficiario è effettuato a seguito della sentenza definitiva che, in accoglimento della richiesta del legittimario, dichiari la riduzione della donazione cui consegua la restituzione dell’immobile ai sensi dell’art. 561 c.c.

Le polizze non hanno una durata predeterminata, la copertura è efficace sino a prescrizione del diritto del legittimario ad agire per la restituzione dell'immobile e prescinde da eventuali trasferimenti successivi dell’immobile o del mutuo ipotecario, infatti la polizza si trasferisce gratuitamente a favore di successivi acquirenti e dei relativi creditori ipotecari.

Trattandosi di coperture di lunga durata a premio unico anticipato, l’importo del massimale è indicato inizialmente dal richiedente (sulla base dell’atto di donazione o dell’atto di compravendita o della perizia) in funzione del valore dell’immobile (o porzione dello stesso) e può essere aggiornato nel corso del tempo in base alle mutate necessità e all’incremento del valore dell’immobile. Premio minimo pari a 800 euro lordi per immobili fino a 250.000 euro di valore. Data la particolarità del prodotto, questo non verrà proposto tramite la nostra piattaforma di preventivazione, per richiedere informazioni e materiali, nonché eventuali preventivi, potete far riferimento alla nuova struttura Commercial e Retail (tel. 06.85332412) e in particolare a:

  • +39 06 85332313 gaeta@aecunderwriting.it;
  • Federico Capuzzo +39 06 85332331 capuzzo@aecunderwriting.it;
  • Cristian Valente +39 06 85332355 valente@aecunderwriting.it.








Benpower
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Chubb

Chubb, in collaborazione con lo studio legale Clyde & Co, ha pubblicato un report che analizza il panorama attuale internazionale dei rischi relativi ad amministratori e dirigenti, in particolare alcune problematiche che stanno impattando aziende e individui in diverse parti del mondo. Una pratica checklist suggerisce quali domande gli interessati dovrebbero porre sulla propria copertura D&O.

pdf CHECKLIST PER AMMINISTRATORI E DIRIGENTI








HIT

Clienti sempre più digitali alla ricerca di nuove informazioni

I clienti sono sempre più informati e si aspettano che lo sia anche il loro Intermediario. Si aspettano risposte puntuali e veloci, consulenza personalizzata e sicurezza nella visualizzazione dei propri dati. Non tutti gli intermediari sono organizzati per soddisfare queste richieste. La nostra piattaforma è pensata per facilitare l’intermediario, nelle comunicazioni e nel monitoraggio del flusso documentale in entrata e uscita con i propri clienti/prospect e con la propria rete commerciale

hit

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Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a contattarci attraverso il sito www.genias.org oppure contattando il Dott. Nicola Tonegato al numero 045-6209711.

Maria Teresa Paroli –
Amministratore Delegato Hit

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Insurance
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NEWS IN BREVE

CONSIGLIO UE: APPROVATA LA RIFORMA DEL SISTEMA EUROPEO DI VIGILANZA FINANZIARIA (SEVIF)

Il Consiglio dell’Unione Europea rivede i compiti, i poteri, la governance e il finanziamento delle tre Autorità Europee di Vigilanza : ABE (Autorità Bancaria Europea), EIOPA (Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali o Professionali) e ESMA (Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati) nonchè del CERS (Comitato Europeo per il Rischio Sistemico) e delle autorità di vigilanza nazionali.
L’ insieme del Regolamenti sarà formalmente firmato a Strasburgo entro dicembre 2019.

FRODI ASSICURATIVE IN EUROPA

Insurance Europe (Federazione Europea delle Compagnie Assicurative e Riassicurative) ha pubblicato un opuscolo intitolato “Frode assicurativa: non un crimine senza vittime”. La pubblicazione delinea le varie misure che le compagnie di assicurazione stanno adottando per combattere le frodi assicurative - che secondo una stima si configurano a livello mondiale seconde dopo le frodi fiscali – ed illustra le numerose conseguenze negative, come l’aumento dei premi assicurativi e una maggiore difficoltà per le imprese di gestire rapidamente i sinistri.

RACCOLTA ALL’ESTERO DELLE IMPRESE ITALIANE

IVASS ha pubblicato il Bollettino Statistico che illustra la presenza delle compagnie assicurative italiane all’estero, ma anche la raccolta dei premi in Italia da parte delle Imprese dello Spazio Economico Europeo (SEE).
Le imprese di proprietà italiana hanno raccolto all’estero 46,1 miliardi di euro di premi (pari a un terzo della loro raccolta totale in Italia e all’estero); mentre le imprese di proprietà estera hanno raccolto in Italia 68,9 miliardi di euro (+12,2% rispetto al 2017), pari al 43% dei premi complessivamente raccolti sul territorio nazionale (160,7 miliardi).

STABILITA' FINANZIARIA: IL RAPPORTO DI BANCA D'ITALIA

Pubblicato il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria di Banca d'Italia n. 2/2019 che include l'andamento del settore assicurativo; secondo cui il peggioramento del quadro congiunturale internazionale e le tensioni geopolitiche accrescono l’incertezza e i rischi per la stabilità finanziaria.
Secondo tale Rapporto la forte riduzione dei tassi di interesse a livello globale ha aumentato la sostenibilità dei debiti e ha contribuito a contenere la crescita dei rischi macroeconomici; tuttavia una fase prolungata di bassi tassi può comprimere la redditività delle banche e delle compagnie di assicurazione.





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COORDINATORE RESPONSABILE: LUIGI VIGANOTTI

HANNO COLLABORATO:

AEC

AFI ESCA

BENPOWER

CARLO GALANTINI

CHUBB

CINZIA ROVIDA

INSURANCE CONNECT

LAURA GORLA

LUIGI VIGANOTTI

MARIA TERESA PAROLI


Bimestrale – Novembre - Dicembre 2019 - Numero 6
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