In un momento come l’attuale è indispensabile che occupino questo spazio.
La gestione dei rischi delle famiglie e la protezione e la cura delle persone sono uno dei modi più nobili di esprimere il valore della nostra professione.
In un momento, purtroppo, dove i rischi diventano sempre più importanti e pervasivi, la professione assicurativa assume un ruolo sociale di sempre maggiore rilevanza.
I NUMERI DELLA SANITÀ
In Italia la spesa sanitaria si aggira intorno all’8,9% del PIL dato collocabile sotto la media europea del 9,6%.
In base ad un rapporto dell’Ocse, tenuto conto dei costi della sanità, 7 italiani su 10 godono di buona salute e grande longevità, siamo infatti il secondo paese dell’Ue con queste caratteristiche.
Le percentuali delle diverse forme di spesa sanitaria nazionali sono:
Quali sono gli articoli del codice civile che governano la Responsabilità civile degli Amministratori?
Fatto 100 la spesa complessiva della sanità, il 23,7% viene sostenuta direttamente di tasca propria (out of pocket) dalle famiglie italiane.
Di questo 23,7%, l’87,2% è diretto ai servizi ambulatoriali e ben professionali (cure dentistiche, analisi ed esami, prestazioni professionali come quelle erogate dagli infermier, dai fisioterapisti o dagli psicologi, ma anche farmaci e presidi vari (dai cerotti agli occhiali).
Il restante 13,1% riguarda l’assistenza ospedaliera a lungo termine.
La media pro capite è di 446 € all’anno.
FORME INTEGRATIVE DI ASSISTENZA SANITARIA
I PRODOTTI DELLA SANITÀ INTEGRATIVA
L’attuale sistema dell’assistenza sanitaria integrativa si basa sulle prestazioni fornite da:
- • Spesa sanitaria privata (out of pocket)
- • Fondi Sanitari Integrativi
- • Enti, Casse, Società di Mutuo Soccorso
- • Assicurazioni
FONDI DOC
Sono detti Doc, quei fondi (iscritti all’Anagrafe dei fondi sanitari) che eseguono unicamente prestazioni integrative ai LEA (livelli essenziali di assistenza).
Nella sostanza si tratta di:
- - Prestazioni svolte nell’ambito della libera professione intramuraria
- - Rimborsi dei ticket sanitari
- - Prestazioni sociosanitarie
- - Odontoiatria (tranne la parte compresa nei LEA)
- - Prestazioni finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio (tranne la parte compresa nei LEA)
FONDI NON DOC
Sono Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale che non hanno i vincoli come quelli di tipo DOC e che quindi possono erogare prestazioni sostitutive del SSN, oltre che, per una soglia vincolata obbligatoria del 20% delle proprie risorse, prestazioni integrative del SSN quali:
- • assistenza odontoiatrica, incluse le protesi;
- • prestazioni sociali a rilevanza sanitaria per i non autosufficienti
- • prestazioni sanitarie a rilevanza sociale da garantire ai non autosufficienti
- • prestazioni destinate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati
In mancanza di tali requisiti si perderanno le attuali agevolazioni fiscali.
CASSA DI ASSISTENZA
È un’Associazione volontaria senza fini di lucro regolata da un proprio Statuto e da un proprio Regolamento che eroga le prestazioni ai soci e ai propri familiari.
Le Casse sono utilizzate dalle grandi aziende, ma anche dalle Pmi, sono gestite da un Consiglio di Amministrazione, sono controllate da un Collegio dei Revisori e rispondono all’Assemblea degli Enti Aderenti.
Si finanzia tramite contributi versati dagli Associati e dal datore di lavoro o di uno solo dei due soggetti.
SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO (SMS)
Sono organizzazioni regolamentate da una legge del 1886 che operano a favore dei propri Soci e loro familiari, facendoli partecipare ai benefici della mutualità.
Le società di mutuo soccorso si possono considerare, generalmente, alla stregua di fondi aperti, in quanto ad esse possono aderire tutti i cittadini.
LA DISCIPLINA FISCALE
I contributi versati ai Fondi integrativi sono deducibili sino a € 3.615,00 indipendentemente dal reddito di lavoro dipendente o autonomo.
I contributi versati alle Società di Mutuo Soccorso sono detraibili dalle imposte al 19% fino a un importo non superiore a 1.300 €.
ASSICURAZIONI
L’Italia è un paese relativamente poco assicurato.
Si stima che vi sia almeno 1 polizza Danni (esclusa la Rc auto) in circa 5,5 milioni di famiglie, cioè nel 22,9% del totale delle famiglie.
Le famiglie hanno una copertura sanitaria integrativa in misura molto ridotta, intorno 6%, questo perché si tratta di soluzioni con premi generalmente elevati.
Per questo si stanno diffondendo le forme collettive di assicurazione che dividono il rischio su un grande numero di assicurati e quindi offrono prezzi più accessibili rispetto alle tradizionali polizze individuali.
LA SCELTA: DIFFERENZE TRA POLIZZA E FONDO
Gian Franco Franzosini