Pubblicato da IVASS il Quaderno n. 14 che analizza le componenti fiscali e parafiscali presenti nell’assicurazione della r.c. auto ed esamina il loro trasferimento, a parità di gettito, dal premio di polizza al consumo di carburante.

Il Quaderni intende promuovere la diffusione di studi e contributi originali sui temi assicurativi al fine di suscitare commenti critici e suggerimenti.

In base all'analisi effettuata la defiscalizzazione della RCA presenterebbe numerosi vantaggi:

  1. il premio medio verrebbe ridotto del -18% circa, contro un aumento del prezzo della benzina di circa il 4.5% e un effetto netto pressoché nullo sul livello generale dei prezzi;
  2. l’imposta non sarebbe più proporzionale al livello del premio e delle sue determinanti ma al consumo di carburante e all’utilizzo di strade e infrastrutture per la circolazione;
  3. le aree provinciali ad alto premio ma basso consumo di carburante, presenti soprattutto al Sud, beneficerebbero non solo di un minor prezzo dell’r.c. auto ma anche di un minor carico fiscale; viceversa per le aree a basso premio e alto consumo;
  4. l’imposta graverebbe anche sugli evasori assicurativi e sui veicoli che pur presenti stabilmente in Italia risultano immatricolati (e quindi assicurati) all’estero, in violazione delle norme vigenti, con conseguente sgravio sugli altri automobilisti;
  5. la defiscalizzazione del premio renderebbe concretamente esercitabile il diritto di recesso nei contratti r.c. auto stipulati “a distanza”;
  6. la nuova imposta avrebbe le caratteristiche di una carbon tax, con incentivi alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso delle energie rinnovabili.

Fonte_IVASS