UNIONE EUROPEA E IL PIANO JUNCKER
Il Piano di Investimenti per l’Europa elaborato dalla Commissione Europea, più comunemente conosciuto come “Piano Juncker”, è stato lanciato nel novembre 2014 con l’obiettivo di ridurre il gap di investimenti e tornare ai livelli pre-crisi promuovendo gli investimenti nell’economia reale.
iL Piano ha tre obiettivi: eliminare gli ostacoli agli investimenti; dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento; e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie.
In quanto tale, il Piano si compone di tre pilastri:
- in primo luogo, il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), che mira a mobilitare gli investimenti privati mediante la garanzia dell'UE; la Commissione collabora con il suo partner strategico, il gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI);
- in secondo luogo, il Polo Europeo di Consulenza sugli Investimenti e il Portale dei Progetti di Investimento Europei, che forniscono assistenza tecnica e danno maggiore visibilità alle opportunità di investimento contribuendo a tradurre in realtà i progetti proposti;
- in terzo luogo, migliorare il contesto imprenditoriale eliminando gli ostacoli normativi agli investimenti, sia a livello nazionale che a livello UE.
La garanzia accordata dall’UE tramite il FEIS fa sì che la BEI possa finanziare progetti creando addizionalità di investimenti.
Si tratta quindi di uno strumento di garanzia, e non di un contributo a fondo perduto, che consente al Gruppo BEI di avviare più rapidamente i progetti e assumere maggiori rischi all’atto dell’investimento negli stessi.
Il Gruppo BEI ha siglato un accordo con il Banco Bpm, che inaugura una modalità innovativa di collaborazione, finalizzato al finanziamento delle PMI italiane.
Con questa intesa, Banco Bpm mette a disposizione 330 milioni di Euro destinati a finanziare aziende attive in diversi settori; i nuovi finanziamenti sono destinati alle Piccole e Medie Imprese PMI (imprese con un organico fino a 249 dipendenti) operanti che realizzano investimenti in beni materiali e immateriali o a sostegno dei fabbisogni di capitale circolante.