Viene identificato con l'acronimo GDPR, che in inglese significa "General Data Protection Regulation", ed è il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati, entrato in vigore il 24 maggio 2016 con due anni di tempo per adeguarsi, ma il primo anno a disposizione è già passato velocemente, e adesso ad aziende e pubbliche amministrazioni rimangono solo 12 mesi per mettersi in regola per non esporsi a multe che potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato globale annuo.


Ormai in prossimità del "giro di boa" verso la piena operatività del Regolamento 2016/679, il presidente di Federprivacy Nicola Bernardi, commenta così:

"Nei primi dodici mesi dall'entrata in vigore del nuovo testo comunitario, professionisti e manager hanno speso molto tempo in congressi e meeting per ragionare sulle numerose novità della data protection, ma intanto metà del tempo a disposizione se ne è già andato. Ora le aziende devono stringere sui tempi e passare tempestivamente dalle parole ai fatti, perché dal 25 maggio 2018 l'Autorità Garante applicherà inesorabilmente il nuovo sistema sanzionatorio, e per questo gli addetti ai lavori nei prossimi mesi non avranno più molti spazi per dedicarsi a eventi dispersivi, che toglierebbero loro tempo prezioso da dedicare alle complesse attività necessarie per adeguarsi entro la scadenza".

Fonte_ADS_Agenzia di Stampa_n. 20_18.05.2017