Nella tempesta perfetta ci stanno tutti, ma c'è chi soffre di più. Gli ingredienti di questa tempesta sono l'inflazione, l'aumento dei costi dell'energia, le difficoltà delle catene di fornitura, le conseguenze dirette e indirette della scellerata invasione russa in Ucraina. A pagarne lo scotto più alto sono le piccole e medie imprese, già provate dal biennio di pandemia. A questa situazione, già abbastanza complessa, si sommano le minacce, nuove o tradizionali, rappresentate dai rischi che ampliano le ferite e le incertezze generate dagli anni di crisi e che chiamano in causa il mondo assicurativo nella sua interezza: dalle compagnie alla distribuzione, passando per i provider di servizi e del mondo insurtech.

La risposta a queste minacce, dai connotati sempre più sistemici (basti pensare al clima) può essere data solo attraverso una logica collettiva, in cui i network diventano necessari per rafforzarsi.

Questi i temi al centro della Convention Win 2022, l'evento organizzato da Wholesale insurtech network, il network di broker che agiscono soprattutto in quei rischi più vicini al mondo Pmi. L'evento, svoltosi a Milano dopo due anni di assenza causa restrizioni, si è aperto con un'introduzione di Titti De Spirt, ceo di Win, che ha ringraziato i tanti partner del network e ha ceduto la parola alla tavola rotonda, moderata da Maria Rosa Alaggio, direttore di questa testata.

Al confronto hanno partecipato Gherardo Barbini, presidente di Win; Angela Rebecchi, general manager di Qbe Europe; Giorgio Stoppato, vice presidente di Aiba; Luciano Lucca, vice presidente di Acb; e Andrea Uselli, professore associato presso l'Università degli Studi dell'Insubria. La tavola rotonda ha affrontato le strategie di collaborazione e innovazione del mondo assicurativo a supporto delle Pmi nel contesto economico attuale.


Fonte Insurance Daily